Depressione

La depressione dal punto di vista maschile:
chiamata "Il Mal di Vivere".

Introduzione

Negli ultimi anni la depressione viene definita come il mal di vivere, male dell’ anima, ne soffrono 322 milioni di persone e una patologia che colpisce 5 persone su 100, la percentuale colpisce le donne al 51% gli uomini al 5,5% i bambini gli adolescenti in età inferiore dei 15 anni.

È una malattia con delle conseguenze gravi conseguenze sulla vita delle persone con profonde ripercussioni negli ambiti di lavoro relazioni di salute.

Quali sono i segnali da prendere in considerazione.

Abbassamento più o meno durevole dell’umore che si accompagna il più delle volte a un dolore morale ad, un rallentamento psicomotorio, ad ansia con intensità variabilità e a disturbi somatici diversi (insonnia, anoressia, algia, dimagrimento, disturbi sessuali ecc.).

  1. Umore depresso per la maggior parte del giorno quasi ogni giorno,
  2. Mancata diminuzione di interessi o piacere per tutte, o quasi tutte le, le attività per la maggior parte del giorno, quasi ogni giorno.
  3. Significativa perdita di peso, senza dieta, o aumento di peso oppure diminuzione o aumento dell’appetito quasi ogni giorno.
  4. Insonnia o ipersonnia quasi ogni giorno
  5. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi ogni giorno
  6. Faticabilità o mancanza di energia quasi ogni giorno
  7. Elementi di auto-svalutazione o di colpa eccessivi o indecisione quasi ogni giorno
  8. Pensieri ricorrenti di morte ricorrente idea suicida senza un piano specifico o un tentativo vero e proprio o l’ideazione di un piano specifico per attuarlo.

La depressione raccontata da un uomo.

Un buco nero in cui mi sono intrappolato da solo per 4 anni ha sofferto di depressione, (non dando un nome al suo malessere) mi sono chiuso piano piano al mondo ai miei familiari amici, famiglia compagna, la cosa peggiore erano i fine settimana lunghi e solo mi tuffavo nello studio (Università in un’altra città), non vedevo una via d’uscita, era un No a qualsiasi attività, uscire andare in palestra vedere un film fare qualcosa, mi sono trascurato annullato nel tempo perché ho sempre dato agli altri, a un certo punto non c’è l’ho più fatta da solo quando sono arrivato al fondo ho chiesto aiuto prima alla psicoterapia poi mi sono seduto ed raccontato tutto ai miei genitori.

Tutto era pesante difficile, mi sentivo insicuro non preparato ero entrato nel mondo del lavoro con uno stage ma quell’ambiente mi rendeva ancora più insicuro non facevo molto nessuno mi insegnava nulla, io tornavo a casa sempre più avvilito cercavo di riposare ma non dormivo la mattina entravo tardi il fine settimana cercavo di riposare mi chiudevo nella mia stanza non volevo uscire tutto questo è durato 4 anni. Anche la mia vita di coppia è stata messa in sospeso, anche la mia vita sessuale.

Quando finalmente ho avuto il coraggio di sedermi e raccontare tutto ai miei genitori , mi sono deciso di raccontarmi al mio migliore amico, mi sono reso conto che ne dovevo parlare mi sono sentito compreso.

La funzione del corpo il gioco della mente

Il mio corpo era sempre sotto pressione le tensioni maggiori erano sulle spalle sentivo il peso delle mie scelte delusioni le gambe non mi sentivo retto non era forti, dormivo poco.

Mi chiudevo in stanza, dove trascorrevo la parte della giornata e i fine settimana il momento in cui mi rilassavo era il fine settimana dove sgomberavo la mente dai pensieri mi rilassavo ma già la domenica saliva ansia le tensioni di andare a un lavoro che non mi piaceva.

La parte più difficile sono i pensieri sempre negativi, le preoccupazioni per il futuro mi hanno portato a vedere nessuna via d’uscita a chiudermi sempre di più. Ho lasciato il lavoro che mi opprimeva sono rinato.

Tutto piano piano sta cambiando da quando ho deciso di parlare di raccontarmi inizio con la psicoterapia poi mi apro con la mia famiglia compagna i miei migliori amici, oggi dico di No quasi a nulla mi sto riprendendo il mio tempo faccio le cose che mi fanno stare bene, dallo sport alla palestra, alle passeggiate, ho ripreso a disegnare, oggi ci sono io non do nulla per scontato.

Riflessione dei questi anni

Non bisogna chiudersi chiedere aiuto è il primo passo per stare bene, bisogna parlarne per affrontare al meglio il male di vivere.

Oggi non do nulla per scontato, mi ascolto cerco di riconoscere l’emozione affronto il problema che mi si presenta cerco di riprendermi quelle attività quei momenti che mi sono perso perché mi ero dimenticato di me, non siamo abituati ad ascoltarci, oggi cerco di scoprirmi sorprendermi lasciarmi andare.

Conclusioni

Oggi il 5,5% sono uomini che soffrono di depressione che piangono in terapia che non hanno paura della loro fragilità sono disposti a mettersi in discussione mostrarsi, raccontarsi senza paura, sanno benissimo descrivere il loro malessere il bisogno di un supporto possa portare un benessere alla loro vita.

La riflessione che possiamo fare oggi che la depressione fa un suo percorso diventa variegato perché gli effetti della sua insorgenza possono essere variegate e avere i suoi effetti sia sull’immagine maschile che l’evoluzione in cui si presenta.

L’evoluzione dell’immagine del maschile sempre come una figura forte, pronta al sacrificio al lavoro alle grandi avventure virile con delle certezze. Ma abbiamo oggi un immagine maschile che cambia partendo dalla sua vita quotidiana alle scelte lavorative sempre più in competizione, al ruolo di padre quindi ci troviamo a una depressione post – partum anche maschile cambia la dinamica della relazione le responsabilità aumenta la preoccupazione economica questo porta ad cambiare la relazione lo stato d’animo dell’uomo. La depressione molto spesso è associato all’aumento del suicidio con dati del 77.9% dei soggetti uomini. La depressione si nasconde spesso nella rabbia, frustrazione comportamenti violenti, anche perché gli uomini non parlano di emozioni come si sentono fanno fatica ad aprirsi.

La persona della storia che arriva in terapia perché non si sente bene, deluso di una serie di aspetti della sua vita solo dopo alcuni mesi di terapia faccio ipotizzo potrebbe essere depressione facciamo anche dei test, dove conferma la depressione.

All’inizio della terapia mi fa una richiesta specifica degli esercizi di Bioenergetica perché non riusciva ad alleggerire le tensioni ad alzarsi la mattina era senza energia, le tensioni al collo lo facevano stare mele quindi gli faccio fare un esercizio da sdraiato in cui deve scalciare con le gambe e poi con i piedi farlo una più volte quando e stanco di piegare le gambe e respirare questo esercizio fatto insieme ad altri come respirare, poi lavorare sulle spalle aprire le spalle alzare le braccia e poi buttarle giù sembrano aver dato sollievo.

A oggi cambia la visione della sua vita la prospettiva delle cose, cambia notevolmente più entusiasta aveva perso l’anima cosi viene definito da un familiare oggi sorride, il prossimo step un viaggio per due settimane con gli amici già programmato, la frase che gli piace ripetere a oggi non rinuncio a nulla mi ascolto, ascolto le mie emozioni mi sono ripreso le mie passioni.

Bibliografia

American Psychiatric Association. Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. Washington DC: Fourth Edition 1994. 12. Wetzel RD, Reich T, McClure JN,Wald JA. Premenstrual affective syndrome and affective disorder. Br J Psychiatry 1975;127:219-221.

I disturbi depressivi in età evolutiva riconoscerli, prevenirli trattarli a cura di Katia Aringolo casa editrice Franco Angeli 2021.

Dott.ssa Filomena Lopez Psicoterapeuta Neuropsicologa