Il mio nome è Valentina

Nasce dalla mia esigenza, sia come donna che come psicologa e criminologa, di conoscere a fondo il fenomeno del femminicidio. Voglio capire il motivo di tale efferatezza sul corpo di una donna, di cui si parla in termini di amore, ma che in realtà sappiamo bene essere puro possesso. Il rifiuto non viene contemplato. Quante donne si sentono dire la frase: “Tu devi essere solo mia”?

Da qui nasce il mio interesse nel comprendere questo fenomeno.

Nel libro sono presenti due interviste molto interessanti: la prima a uno psicologo che si occupa di uomini violenti, la seconda alla giornalista e regista Matilde D’Errico.